E’ IMPOSSIBILE NON COMUNICARE!
Prova a non comunicare, a metterti in un angolo tutto rannicchiato con il broncio, senza guardare nessuno: stai semplicemente comunicando il tuo desiderio di non comunicare!
La comunicazione è alla base di tutto ma è una delle cose più difficili da fare!
E spesso, proprio con le persone con cui abbiamo i legami più stretti, si verificano i maggiori fraintendimenti…
Cosa rende difficile la comunicazione?
Esistono fondamentalmente 2 tipi di comunicazione: quella esterna e quella interna, quella con gli altri e quella con noi stessi.
Per comunicare bene con gli altri bisogna sicuramente partire da noi stessi…
Nei primi anni dell’800 un fisiologo russo, Ivan Pavlov, fece degli esperimenti sul condizionamento classico.
Riassumendolo e semplificandolo, prese un gruppo di cani e ogni volta che dava loro da mangiare faceva suonare un campanellino. Questo gesto, cibo-campanellino, fu ripetuto per svariati giorni fino a quando un giorno in cui i cani avevano appena mangiato, lui fece suonare il campanellino e loro tornarono con gli effetti della fame (eccessiva salivazione, ecc…) come se non avessero mangiato.
Si era creata in loro una ”neuro – associazione” tra il cibo e il campanellino, una reazione che non passava dal “cervello” (nessuno si fermava a dire: “Ma abbiamo appena mangiato!”)
In alcuni casi anche noi ci comportiamo come i cani di Pavlov:
pensa a quando eri piccolo e combinavi un guaio! Tua mamma o tuo padre ti chiamavano sicuramente con un tono diverso da quello che usavano di solito.
Probabilmente anche in una circostanza in cui tu avevi “la coscienza a posto” sentendoti chiamare con quel tono, ti irrigidivi pensando “Oddio, ora cosa ho combinato!!”
Cioè ci comportiamo come quei cani ogni volta che reagiamo senza pensare… Fortunatamente succede poche volte! O quanto meno si spera che succeda poche volte!:-)
La domanda ora è:
“Perché invece, la maggior parte delle volte, ad uno stesso stimolo reagiamo in modi diversi?”
A B
Sei più A o B?
Allo stesso stimolo (traffico intenso) due reazioni possibili sono A o B? Perché?
Il passaggio da uno stimolo esterno al comportamento è condizionato dal nostro stato d’animo di quel momento. Lo stato d’animo deriva dal nostro Modello del mondo.
Il Modello del mondo è il filtro attraverso cui interpretiamo tutto ciò che ci accade.
Si crea attraverso le esperienze significative della nostra vita e si basa principalmente su questi tre fattori:
1. Percezione (5 sensi)
2. Credenze/Valori/Principi
3. Bisogni personali
PARLIAMO DI PERCEZIONE…
La percezione è quella che abbiamo con i nostri 5 sensi. Va da sé che se uno dei nostri sensi non funziona al meglio, partiamo già con una percezione diversa (pensa ad una persona cieca o sorda, ad esempio).
In generale, senza estremizzare, la percezione può essere diversa anche quando tutto funziona al meglio.
Le illusioni ottiche sono un esempio di come possiamo essere tratti in inganno facilmente…
Probabilmente hai già visto queste due immagini:
Nel primo caso le linee sembrano di lunghezza diversa, nel secondo caso sembrano non parallele…
In questa immagine invece potremmo discutere una vita sul fatto che sia una donna giovane o una vecchia e avremmo ragione entrambi!!!
Quante volte nella vita quotidiana discutiamo per ore e magari abbiamo ragione entrambi!
Il problema può essere la percezione parziale che abbiamo di una cosa, di una situazione o di un problema.
A volte spariamo sentenze senza conoscere a fondo i dettagli o avendo una percezione distorta della realtà.
Ti faccio un altro esempio.
Di seguito trovi 5 sagome diverse: prova a immaginare che siano delle “ombre” di oggetti.
Trova mentalmente almeno due soluzioni diverse per ogni ombra:
Ora che hai fatto questo lavoro di “percezione”, non so se ti sei accorto della scritta FILI!
La vedi? Concentrati sugli spazi bianchi tra le sagome nere! Ora la vedi?
Nel 90% dei casi la scritta passa in secondo piano (se invece l’hai vista subito, complimenti: sei già allenato a cambiare punto di vista!)
Questo succede perché il nostro cervello ha un’abitudine radicata da anni a vedere scritto nero su bianco.
E’ bastato invertire questa abitudine per non vedere una scritta così grande!
Pensa se “FILI” fosse la soluzione ad un problema X che abbiamo nella vita o sul lavoro, la soluzione è sotto i vostri occhi, gigantesca, e non la vediamo, concentrando invece l’attenzione sui “problemi” (le “sagome nere” che quella situazione presenta).
Per questo è importante allenarsi ad osservare con attenzione ed essere sicuri di avere maggior informazioni possibili o essere pronti a vedere quel problema con l’occhio di chi lo vede da una prospettiva diversa.
Fate questo esercizio per i prossimi 15 giorni:
allenatevi a guardare le cose da punti di vista diversi, di lato, dall’alto, e notate cosa cambia.
Concentratevi, ad esempio, su una cosa presente in natura: un nido, una ragnatela, un fiore, una foglia, una formica e osservatela attentamente per 5/10 minuti: sentite la sensazione che provate! (per osservare intendo guardare con molta attenzione, tenendo la mente concentrata su quello che state facendo, non ovviamente pensando al lavoro o ad altro… all’inizio per qualcuno può essere molto difficile…)
Io lo faccio quasi tutti i giorni e il pensiero che ho costantemente è che ci sono mondi “paralleli” al nostro vivere così affascinanti e tutti da scoprire che non vale veramente la pena perdere tempo in discussioni sterili…
Per oggi fermiamoci qui: gli altri fattori che influenzano il nostro modello del mondo (le nostre credenze, i nostri valori e i nostri principi e i bisogni umani) saranno argomento dei prossimi articoli.
Buon allenamento a mettervi nei panni degli altri
Mara