Dopo aver analizzato da cosa è formato il modello del mondo e quindi lavorare sui valori, sulle credenze e sui nostri principi soffermiamoci ora sul concetto di stato d’animo e gestione delle nostre emozioni.
Siamo noi che dominiamo le nostre emozioni o sono loro che dominano noi?
Quando ci arrabbiamo e ci scaldiamo per qualcosa che va contro il nostro modo di pensare e
diciamo cose di cui poi, a mente fredda ci pentiamo, chi domina chi?
E quando la paura ci fa fuggire o ci paralizza, chi domina chi?
Immagina di ascoltare tre canzoni a distanza di 5 minuti una dall’altra:
- prima ascolti una canzone d’amore, romantica: probabilmente entrerai in uno stato d’animo “tenero” con gli occhi a cuoricino, oppure ti vorresti suicidare se sei appena stato/a lasciato/a…😊!
- poi ascolti la canzone del tuo cartone animato preferito che guardavi da piccolo e improvvisamente ritoni alla mente a quanto ti divertivi da ragazzino…
- poi ascolti una musica grintosa ed improvvisamente senti una sensazione di carica.
NOTA BENE: In meno di 10 minuti hai cambiato stato d’animo 3 volte… la musica in questo caso è un veicolo per gestire il tuo stato d’animo.
Pensa invece a quando la giornata comincia male e già alle 8,30 di mattina dici cose del tipo: OGGI E’ UNA GIORNATA STORTA!! E magari arrivi in ufficio o a scuola e non riesci a staccare da quello che ti è successo, e rispondi male al tuo collega o al tuo compagno che non c’entrano niente! E’ produttivo parlare a te stesso così? Se sei stato capace di cambiare stato d’animo in meno di 10 minuti con 3 canzoni, possibile che tu non riesca a staccare la spina da una cosa successa alle 8,30 che ti condiziona in negativo tutta la giornata?
Bisogna imparare a “staccare” consapevolmente.
STACCARE CONSAPEVOLMENTE!
STACCARE CONSAPEVOLMENTE!
STACCARE CONSAPEVOLMENTE!
Comincia con il pensare alle emozioni che si potrebbero provare mediamente nell’arco di una
settimana… (gioia, soddisfazione, felicità, frustrazione, rabbia….)
Fai un elenco prima di quelle positive e poi di quelle negative. Scrivine almeno 10 in ogni colonna:
Emozioni positive | Emozioni negative |
Prima considerazione: cosa hai scritto più velocemente, quelle positive o quelle negative?
Quasi tutti scrivono molto più velocemente quelle negative… forse perché ci fanno stare male? O forse perché la nostra società ci bombarda di notizie negative? Ascoltando un telegiornale sembra che il mondo sia pieno di persone terribili, assassini ad ogni angolo, e solo ogni tanto qualche pillolina di notizia positiva… ma solo ogni tanto…(E’ veramente così brutto il mondo in cui viviamo?)
IL PENDOLO DELLE EMOZIONI
Da piccoli oscilliamo come un pendolo da un’emozione positiva ad una negativa: il bambino va in bicicletta e prova tantissimo entusiasmo, poi cade e piange come se non ci fosse un domani; subito dopo vede un bambino con un bellissimo gioco che gli chiede di giocare insieme e riprova felicità estrema, per poi riprovare tristezza estrema quando il bambino se ne va portando via con sé il divertimento… per poi tornare felice quando torna a casa e ritrova il suo giocattolo preferito….Un pendolo oscillante da un estremo all’altro.
Ci sarà poi quella volta che andando in bicicletta il bambino si farà più male del solito e i suoi genitori lo sgrideranno dicendo: “Se tu andassi più piano e stessi un po’ più fermo!” e quella volta il bambino nella sua testa comincerà a pensare: “forse hanno ragione…starò più attento” ed inizierà ad andare in bicicletta con più cautela, e passerà da provare entusiasmo a provare semplice tranquillità: il pendolo delle emozioni, per non rivivere un’ emozione troppo brutta, comincia ad oscillare di meno anche in positivo… fino ad assestarsi, crescendo e diventando adulti (per fortuna non vale per tutti!), in una zona di scarsa oscillazione a cui possiamo dare il nome di routine o “zona di comfort”! Ecco che ritorna fuori in modo diverso questo concetto.
Se una volta provo un’emozione negativa non posso annientare la mia vita! Il rischio fa parte della vita, se non si rischia non si vive a pieno (Annalisa direbbe: bisogna valutare bene il rischio in relazione al pericolo😊 e sono d’accordo, ma a volte ci freniamo anche quando potremmo osare di più)
All’inizio del mese mi sono rotta il malleolo del piede giocando a pallavolo in una partita di beneficienza (ti sto scrivendo con il gesso). Continuo a sentirmi dire: “Ora vedrai che non ci vai più a giocare!” e io rispondo: ”Per quale motivo non ci dovrei più andare? Per la paura di farmi male di nuovo??”
LE EMOZIONI BASE
Tutte le emozioni che possiamo provare si possono ricondurre a 5 emozioni di base (ce lo insegna molto bene il film “Inside out”, se non l’hai visto te lo consiglio vivamente):
GIOIA
TRISTEZZA
DISGUSTO
PAURA
RABBIA
Ovviamente 5 emozioni con tutte le dovute sfumature (un’emozione può essere paragonata ad un colore di cui esistono tantissime tonalità)
CAMBIARE STATO D’ANIMO:
Come si può cambiare emozione o stato d’animo?
Ci sono due strade possibili:
Il FOCUS e la FISIOLOGIA
Oggi parliamo di fisiologia ossia le posture, i movimenti, il respiro, l’espressione facciale ecc..
Tutti quanti sappiamo che il nostro umore influenza la nostra fisiologia. Pensa a quando sei triste: come è la fisiologia in quei momenti? Sguardo basso, faccia seriosa, spalle curve…NON RESPIRIAMO: ti sei accorto che quando siamo immersi nei nostri pensieri negativi non respiriamo? E più non respiriamo più i pensieri diventano bui…
Tuttavia in pochi si rendono conto che vale anche il contrario: se siamo energici fisicamente, lo siamo anche emozionalmente. Le due cose non possono essere separate.
La prossima volta che ti accorgi di essere in un tunnel di pensieri negativi, comincia a respirare profondamente e nota cosa succede: la mente si riapre e probabilmente il primo pensiero che arriva è: “Dai, non è poi così grave, una soluzione si trova sempre!”
Il modo in cui ci muoviamo cambia il modo in cui pensiamo, quello che proviamo e come ci comportiamo. Tutti i movimenti influenzano la chimica del nostro corpo, sia che si tratti di attività fisica (corsa, salti, palestra ecc.), sia che si tratti della più impercettibile variazione in un muscolo del viso.
Il tuo obiettivo sarà quindi sviluppare una fisiologia potenziante che ti permetta di accedere in qualsiasi momento a tutte le tue risorse.
Facciamo un esempio: com’è in questo preciso istante la tua fisiologia? Prendine coscienza. Pensi che sia questa la fisiologia di una persona che vuol vivere benessere e raggiungere i suoi obiettivi? Se sì, ottimo lavoro! Se no, cambiala subito: fai un profondo respiro, raddrizza le spalle, alza lo sguardo, fai un sorriso, insomma muovi il tuo corpo come se stessi provando benessere! In questo modo scatenerai una serie di reazioni chimiche nel tuo organismo (ricorda che mente e corpo sono indissolubilmente legate tra loro!) che in meno di una decina di secondi ti porteranno a provare REALMENTE la sensazione di benessere: PROVALO!!!
E’ importante che tu riesca ad assumere il controllo COSCIENTE della tua fisiologia. Non c’è nulla di male a stare “stravaccati” ogni tanto, ma fai in modo che questa sia una tua scelta cosciente: sei tu a controllare il tuo corpo, non viceversa!
L’esercizio di condizionamento per questa settimana consiste in:
1) Alla mattina quando ti svegli ascolta musica motivante, che ti faccia muovere.
2) Fai 10 respiri profondi di seguito almeno 3 volte al giorno (soprattutto in situazioni stressanti).
3) Bevi molta acqua (1-2 litri al giorno lontano dai pasti).
4) Ogni volta che ti rendi conto di essere in una postura improduttiva, cambiala immediatamente e mettiti in una posizione diritta, energica.
Questo è il tuo compito per i prossimi giorni: ricorda che per creare un’abitudine dovrai farlo costantemente ogni giorno! Ti va di prendere questo impegno con te stesso? Se sì, sappi che avrai presto nelle tue mani la prima chiave importante per imparare a gestire con efficacia i tuoi stati d’animo!
La prossima volta parleremo di focus e ci soffermeremo su due emozioni particolari: lo stress e la rabbia….le hai mai sperimentate😊?
Alla prossima….
Mara