Per molte persone, purtroppo, è difficile raggiungere lo stato ideale per la lettura, soprattutto nel lavoro o nello studio. Ci sono mille distrazioni che non ci permettono di stare concentrati come vorremmo: il telefono squilla, qualcuno ci chiama per un bisogno urgente, i pensieri si affollano, uno dietro l’altro, sui vari compiti che dobbiamo fare, e leggere diventa quasi impossibile.
La concentrazione va a farsi benedire. Diventa come scalare una montagna. Troppo complicato, faticoso e spesso, tutto questo, ci porta ad una forte demotivazione. Per qualcuno è fonte di stress e di mancanza di autostima. Molti arrivano a leggere sempre meno fino ad abbandonare, quasi completamente, lo studio o letture di formazione e di cultura.
Quello che è importante e utile, per leggere e farci amare la lettura e lo studio, è esattamente il contrario di tutto ciò. Lo stato ideale per leggere è uno stato di fluidità, che si presenta quando siamo totalmente assorbiti nel compito di un determinato momento, quando, cioè, riusciamo a isolarci nella lettura, il corpo è rilassato e la mente è attivata. La concentrazione è facile e mantenerla diventa davvero semplice e, di conseguenza, diventa semplice e piacevole anche la comprensione di quello che leggiamo.
In merito a quest’ argomento ho fatto molto letture di approfondimento. Tra tutti i libri, tecniche e articoli che ho letto, quello che ho trovato più interessante e di facile applicazione è una tecnica simpatica e, se vogliamo, anche divertente. Ci permette di riuscire a trovare lo stato migliore per leggere. Questa tecnica è:la tecnica del mandarino.
Ho sperimentato personalmente quest’applicazione, prima su di me e poi con i miei allievi e devo dire che è davvero facile da eseguire e funziona subito!
La prima volta che l’ ho provata ho avuto una sensazione fantastica: con gli occhi chiusi, seguendo le istruzioni che trovi tra poco, appena ho toccato il punto sopra e dietro la testa, ho sentito che il mio campo visivo si allargava e appena ho cominciato a leggere mi sembrava che le parole fossero molto più nitide e grandi e che i miei occhi riuscissero a vedere più cose insieme.
Sappiamo bene che la lettura, lo studio e tante altre attività quotidiane, richiedono molte energie mentali ed è importante dove fissi il tuo punto d’attenzione. Per esempio: quando guidi, il punto d’attenzione e di concentrazione non è né sui tergicristalli della tua macchina, né sulla targadell’automobile che ti precede, né tanto meno sul panorama alla tua destra o alla tua sinistra, il punto migliore è in fondo alla strada, questo punto è il fulcro della tua concentrazione.
Allo stesso modo, per il lettore efficiente, il punto d’attenzione ideale è immediatamente dietro e sopra la parte superiore della testa. Come scoprirai più avanti, la tecnica del mandarino sfrutta proprio questo punto, è qui che devi mettere il tuo mandarino immaginario.
Ecco la tecnica del mandarino.
Segui le tappe passo dopo passo, anche se ti potrebbero sembrare, a volte, bizzarre:
- Chiudi gli occhi, rilassati e immagina di tenere nella tua mano dominante (destra o sinistra) un mandarino. Inizia a percepire tutte le sue caratteristiche: il peso, il colore, la sua forma, il profumo e il sapore, con calma.
- Ora immagina di giocarci passandolo da una mano all’altra e mentre lo fai sei sempre più consapevole della sua consistenza.
- Adesso prendi il mandarino con la mano dominante e portalo verso la parte superiore e posteriore della testa. Dolcemente, tocca la zona con la tua mano e immagina di sentire il mandarino che resta fermo in quella posizione mentre riporti giù il braccio e rilassi le spalle. Pensa che sia un mandarino magico che rimane in qualsiasi posto tu lo metta.
- Mentalmente lascia il mandarino in equilibrio dietro la testa: nota che cosa succede al tuo stato fisico e mentale mentre lo fai. Ti sentirai rilassato e vigile.
- Ancora con gli occhi chiusi, ti rendi conto che il tuo campo visivo si apre e si allarga sempre di più ed è molto piacevole. Con questa sensazione apri gli occhi e comincia a leggere.
- Ti accorgi immediatamente come tutto sia semplice, leggero. Di come la lettura scorra, la tua concentrazione rimane e la comprensione del testo sia una facile conseguenza.
Per avere un’ulteriore conferma della tecnica appena appresa, puoi fare un esercizio molto semplice: prendi una pagina di un libro che non hai ancora letto e leggila come fai di solito, quindi senza l’applicazione del “mandarino”. Poi prendi un’altra pagina di un altro libro e, prima di iniziare a leggere, applica la tecnica, con calma, seguendo tutta la procedura descritta sopra.
Confronta le due esperienze e nota la differenza.
Molte persone riferiscono di un campo visivo più ampio, di un movimento fluido degli occhi e la capacità di leggere gruppi di parole o addirittura intere frasi con un solo sguardo.
Le prime volte potresti non notare la differenza perché sei troppo concentrato nell’esperimento; se lo fai “senza pensarci” invece, sentirai perfettamente questi effetti.
Prendila come un gioco, prima di leggere dedica giusto due minuti alla visualizzazione del mandarino e poi leggi. Con l’esercizio costante diventerà un ottimo modo per prendere consapevolezza della concentrazione durante la lettura.
Questo livello di attenzione è ricercato dalle persone come stato per il massimo rendimento ed è simile allo stato di contemplazione che si raggiunge nella meditazione e nella preghiera, è simile al “qui e ora”.
Personalmente credo che sia utile per tutte le persone che hanno difficoltà a mantenere la concentrazione.
Si tratta di una forma di preparazione alla lettura da realizzare in massimo trenta secondi.
Ti riassumo brevemente i passi da seguire:
- Metti quello che hai da leggere di fronte a te. Aspetta a leggere.
- Chiudi gli occhi e prendi coscienza di te stesso dalla testa ai piedi: la tua schiena è dritta e rilassata, il tuo respiro è regolare e tranquillo.
- Mentalmente osserva qual è lo scopo della tua lettura e ripetilo dentro di te. Per esempio:“Durante i prossimi quindici minuti, leggerò questo testo per prendere la visione globale dell’argomento principale”, oppure “in questi dieci minuti voglio comprendere la linea generale da seguire per il mio intervento in pubblico”.
- Posiziona il mandarino immaginario nella parte superiore e posteriore della tua testa, fai un piccolo sorriso per rilassare i muscoli del viso e immagina che il tuo campo visivo si stia allargando sempre di più come se tu avessi un collegamento diretto tra gli occhi e la mente.
- Adesso, mantenendo questo stato di vigilanza rilassata, apri dolcemente gli occhi e comincia a leggere a una velocità che sia comoda per te.
Molto interessante , secondo me è sapere che questa tecnica prende spunto da alcuni lavori fatti da uno specialista della lettura, Ron Davis, che ha messo appunto un metodo, che da lui prende anche il nome, per eliminare gli effetti negativi della dislessia.
Sempre più frequentemente sentiamo parlare di disturbi dell’apprendimento: dislessia (incapacità di leggere in modo fluido e difficoltà di mantenere la concentrazione), disgrafia (inversione di lettere o consonanti errate), discalculia (fatica nel fare i calcoli matematici). A volte ne sento parlare come se fossero una “malattia”.
Davis soffriva di dislessia e mentre cercava una soluzione al suo problema, fece una scoperta importante: le persone dislessiche hanno un punto d’attenzione vagante che si sposta
senza giungere ad un punto fisso. Di regola, invece, i lettori che NON hanno problemi di dislessia hanno un punto d’attenzione fisso, localizzato immediatamente dietro e sopra la parte superiore della testa (dove va posto il nostro mandarino, appunto).
In meno di tre anni, allenandosi a indirizzare di nuovo la sua attenzione, innalzò le sue capacità di lettura, scrittura e ortografia da un livello di scuola elementare a un livello di scuola superiore.
Se questa tecnica ha funzionato sui dislessici, pensate a quale potrebbe essere l’effetto su un
“normale” lettore, adulto o bambino che sia, che è sempre distratto e ha problemi di concentrazione.
La tecnica del mandarino c’è stata tramandata con un gran numero di alternative anch’esse simpatiche e comunque efficaci: il cappello da mago, quello da meditazione e persino la concezione originaria del “cappello d’asino”, sono tutti strumenti per fissare l’attenzione.
Ognuno di essi fa in modo che una parte della tua attenzione si ponga sopra e dietro la testa. Se con te l’immagine di un mandarino non funziona, allora immagina di indossare un grosso cappello, ad esempio un sombrero con un uccellino appollaiato sopra di esso. Senti il sombrero che si appoggia sulla tua testa e fissa l’attenzione sull’uccellino posto proprio dove avresti messo il mandarino.
Un altro modo è immaginare di stare al di fuori del tuo corpo e di guardare, mentre leggi, la tua testa dall’alto.
Una volta che hai posto lì il mandarino o l’uccellino, dimenticatene.
Oltre a questa tecnica te ne voglio suggerire un’altra, diversa e allo stesso modo efficace, che ti permette di entrare in uno stato di concentrazione, di maggiore lucidità mentale, pronto per apprendere.
Si chiama la tecnica del conto alla rovescia.
Ecco la procedura per entrare in questo stato, detto anche stato di apprendimento accelerato.
- Mettiti comodo e fai un respiro profondo. Togli l’aria dai tuoi polmoni lentamente e chiudi gli occhi.
- Prova un totale rilassamento fisico. Fai un altro respiro profondo e trattienilo un attimo. Mentre espiri lentamente, pensa al numero “tre” e ripeti mentalmente la parola relax.
Questo è il tuo segnale di rilassamento fisico, prendi consapevolezza. Rilassa i muscoli più importanti del tuo corpo, dalla testa ai piedi, come un’onda di rilassamento che scorre attraverso tutto il tuo corpo.
Sciogli ogni muscolo e liberalo da tutte le tensioni.
- Ora calma la mente. Fai un respiro profondo e trattienilo un momento. Togli l’aria dai tuoi polmoni lentamente e pensa al numero “due”. Ripeti mentalmente la parola relax. Questo è il tuo segnale di rilassamento mentale, prendi consapevolezza. Lascia andare tutti i pensieri sul passato o sul futuro. Focalizza la tua concentrazione sul presente. Mentre purifichi i polmoni e la mente, lascia che tutti i problemi e le preoccupazioni scivolino via. Adesso inspira e immagina che un senso di pace si diffonda e avvolga tutto il tuo corpo.
- Fai un altro respiro profondo e trattienilo un momento. Togli l’aria dai tuoi polmoni lentamente, senti nella tua mente il suono del numero “uno”. Mentre lo fai, immagina un bellissimo fiore nel tuo occhio mentale (chiamato anche “terzo occhio”, sopra il naso in mezzo agli occhi) e immagina di essere in un posto bellissimo e tranquillo. Prenditi tutto il tempo che è necessario, lentamente; poi riapri gli occhi e riprendi coscienza della realtà.
Entrare in questo stato fisico e mentale attiva l’emisfero destro del cervello e lo apre agli stimoli esterni.
Mentre sei in questo stato di elevata sintonia, apri l’accesso a un archivio profondo nella tua memoria a lungo termine.
Devi solo sperimentare e trovare quale sia la tecnica migliore per te.
Mara Bonucci